Recupero urbano

Recupero Urbano

Secondo il pensiero dell’Associazione, il contributo del gioco alla trasformazione e il recupero degli spazi urbani si manifesta in molteplici forme nei diversi ambiti territoriali, lontana dall’idea del campo giochi protetto e recintato, vede l’attività ludica nascere spontaneamente negli spazi e nei luoghi che ne favoriscono lo svolgimento, il gioco ha la capacità di "riempire uno spazio" attraverso un contenuto.

Questo spazio "neutro" diventa quindi luogo e non comporta necessariamente l’impiego di attrezzature fisse. Il pensiero progettuale si configura quindi attraverso un’attenta analisi dei luoghi e delle loro potenzialità proponendo interventi minimi, dove il concetto guida è la progettazione dello spazio, più che delle strutture, e non di rado si esclude la sottrazione di elementi e la pulizia degli spazi.

La Strada del Gioco

Verona dedica una strada al gioco. Inaugurata il 2 ottobre 2009 una strada diventa, nel rispetto delle esigenze delle attività sociali, spazio aperto e condiviso anche per il gioco. Si tratta di Via del Campo Sportivo, che interdetta al traffico è la prima strada in città dedicata ad attività ludiche.

L’iniziativa nasce dalla proposta di un gruppo di abitanti del quartiere di Borgo Venezia, supportati dell’Associazione Giochi Antichi, che ha trovato negli amministratori della 6^ Circoscrizione del Comune di Verona un valido sostegno. L’Associazione ha messo a disposizione le proprie competenze per lo studio di un progetto che permettesse di realizzare uno spazio non solo dedicato al gioco dello “S-cianco”, che dal 2002 è praticato e seguito da un considerevole numero di appassionati, ma che fosse condivisibile con altre attività ludiche e sociali.
Lo spazio dedicato al gioco è contrassegnato da una striscia rossa perimetrale e da una pietra circolare incassata a filo strada, che ricorda l’evento.


La partecipazione alla pianificazione

Nell’ambito del Piano degli interventi per la città di Verona, (Contributo partecipativo finalizzato a concorrere alla definizione degli obiettivi e delle scelte strategiche, Legge regionale 11/2004), l’Associazione è chiamata come soggetto competente per formulare dei progetti con contenuti ispirati dal gioco e dai giocatori.
La proposta si articola per contesti territoriali:
  • Nei centri storici, dove si propone un percorso di storia ludica Veronese, una sorta di guida che conduce attraverso spazi storicamente usati per il gioco e che contribuiscono a dare continuità e identità alla cultura locale.
  • Nelle periferie e nei centri minori con la logica di individuare volta per volta un “centro”; nei sagrati delle chiese, negli spazi abituali d’incontro di quartiere, nelle piazze e nei parcheggi liberati dal traffico automobilistico, nei luoghi cioè dove si possa favorire lo scambio sociale e interculturale.
  • Negli spazi aperti, nelle aree rurali e nei parchi, con la sperimentazione di cosiddetti “Parchi Tematici” intesi però come modelli didattici e scientifici gestiti con correttezza disciplinare, per la diffusione della cultura del gioco di tradizione mediante l’esperienza diretta di gioco e l’interazione con l’ambiente.