Il rito della palla infuocata a Verona: la Pelota P’urepecha al Tocatì
24.08.12
Un’atmosfera magica che dal Messico arriverà nel cuore della città di Verona. Un’etnia dalle origini antiche che conserva e tramanda un gioco tradizionale ricco di simboli e rituali ancestrali darà il via al rito della palla infuocata.
Tra gli eventi paralleli ai giochi tradizionali ospiti della decima edizione del Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi in Strada, ce n’è uno che arriva da molto lontano.
Il protagonista è un gruppo etnico, i P’urepecha, proveniente dall’altipiano centrale del Messico che porterà in esclusiva a Verona un gioco tradizionale dai risvolti spettacolari: la Pelota P’urepecha.
Sabato 22 e Domenica 23 settembre potrete assistere ad uno tra gli eventi più spettacolari che per la prima volta arriverà al Festival. Lo scenario per l’occasione sarà quello di Piazza Viviani a Verona.
Si tratta di un gioco di palla molto antico che presenta due varianti: una a mani nude e una che implica l’utilizzo di una mazza. La particolarità risiede nel fatto che nella seconda variante, la palla utilizzata viene cosparsa di una sostanza infiammabile e viene accesa, creando un’atmosfera unica.
Solitamente si gioca in due squadre composte da 5 giocatori che devono cercare di far meta nel campo avversario attraverso l’ausilio delle mazze.
Il nome del gioco nella lingua indigena è Uarhukua Chanakua, che significa "gioco dei bastoni che suonano" e anticamente era effettuato durante la cerimonia offerta a Curicaveri, la divinità legata al fuoco nonché personificazione del sole. Secondo gli studiosi il gioco aveva una valenza rituale per favorire la fertilità o il coraggio del guerrieri prima di andare in battaglia.
A cura di Federación Mexicana de Juegos y Deportes Autóctonos y Tradicionales