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Tipologia di gioco
Regione
Veneto
Città / Territorio
Verona (VR)
Associazione
Polisportiva CSI - ASCI

l Backgammon è un gioco che vive nel movimento: pedine che corrono lungo il tavoliere, dadi che risuonano nella coppa, scelte rapide che si intrecciano a calcoli pazienti. È uno dei giochi più antichi del mondo, ma ancora oggi conserva la freschezza di un duello leggero.
Lo si riconosce immediatamente: le pedine disposte nei triangoli allungati, le due direzioni opposte di marcia, il ritmo alternato tra attacco e difesa. Si gioca in due, muovendo le proprie pedine in base al lancio dei dadi e cercando di portarle tutte “a casa” prima dell’avversario. Se una pedina resta sola su un punto, può essere colpita e ricacciata all’inizio del percorso; una piccola battaglia che spezza la linearità e costringe a riconsiderare la strategia.
Il Backgammon richiede attenzione e flessibilità: i dadi cambiano gli scenari a ogni turno, ma sono le decisioni del giocatore a costruire la partita. Una mossa prudente può essere utile, ma a volte serve osare: bloccare l’avversario, avanzare con coraggio, sfruttare la combinazione giusta per aprire un varco.
Giocato nei caffè del Medio Oriente, sui tavolini di mare della Grecia, nelle case armene o turche, è un gioco che porta con sé il calore di conversazioni interminabili, e sfide amichevoli. È un compagno di viaggio che si apre e si richiude, pronto per trasformare un pomeriggio qualunque in un incontro appassionante.

Giocatore di Backgammon a Verona, al Festival Tocatì

Egitto, giocatori in strada durante una partita di backgammon al Cairo

Le origini del Backgammon risalgono a più di 5.000 anni fa: tavolieri simili sono stati ritrovati nelle tombe della Mesopotamia e dell’antico Iran. Il gioco attraversa poi il mondo greco-romano, dove prende forme diverse – dal tabula romano al nard persiano – diventando un passatempo diffuso in tutto il Mediterraneo.
Nel Medioevo entra nelle corti europee e si trasforma in un gioco aristocratico, mentre nelle regioni del Medio Oriente resta soprattutto gioco popolare, immancabile nei caffè dove il suono dei dadi accompagna il brusio delle conversazioni.
Oggi il Backgammon è presente in decine di varianti regionali: turca, greca, siriana, armena, caucasica, persiana; ognuna con regole leggermente differenti che riflettono usi e abitudini locali. Dalla fine del Novecento esiste anche un circuito internazionale che lo riconosce come disciplina sportiva.
Ma la sua natura più autentica rimane quella originaria: un gioco di strada, di piazza, di bar, dove la strategia convive con l’imprevisto e ogni partita diventa un racconto condiviso.

Info

Il tavoliere, detto Carrom board, è una superficie quadrata in legno perfettamente levigata, con quattro buche agli angoli. Le pedine (carrom men) sono 19 dischi piatti di legno o plastica: nove scure, nove chiare e una rossa, la regina, che vale punti speciali. Lo striker, disco più grande e pesante, serve per colpire le pedine e mandarle in buca.
Per farle scivolare agevolmente si usa una polvere finissima, spesso di acido borico o fecola di patate. Bastano un tavolino stabile e quattro sedie per ricreare ovunque l’atmosfera del gioco, sia in un salotto di famiglia sia in una piazza di paese.

In India e in Sri Lanka il Carrom è spesso parte delle serate familiari o delle feste di quartiere. Durante il periodo del Diwali (la festa delle luci) o del Pongal (festa del raccolto), i tavoli vengono tirati fuori nelle corti e nei terrazzi: giocare insieme è considerato di buon auspicio per rafforzare i legami familiari e iniziare l’anno con armonia e fortuna.
In alcuni villaggi tamil, le partite di Carrom accompagnano i momenti di riposo dei lavoratori agricoli, con tornei informali organizzati nei mesi di fine raccolto.

Il Carrom può essere giocato in due o in quattro, a squadre o in singolo. Tradizionalmente molto diffuso tra gli uomini nei circoli sociali asiatici, oggi è praticato in modo paritario da donne, uomini, bambini e anziani. La semplicità delle regole e l’assenza di sforzo fisico ne fanno un gioco inclusivo, che favorisce la concentrazione e la collaborazione.
Nei tornei internazionali, come i Campionati Mondiali di Carrom, partecipano atleti e atlete di ogni età provenienti da oltre venti paesi. Ma, che sia giocato per puro divertimento o a livello competitivo, il Carrom resta soprattutto un rito sociale: un gioco che costruisce comunità, promuove l’incontro e trasforma la lentezza in arte.

Il calendario di attività annuale si può trovare al link: https://www.carromitaly.com/calendario-eventi/